Interessa sapere come è andato almeno complessivamente l’anno turistico 2021 vittima della variante Omicron? L’industria dell’ospitalità è quella che ha subito i danni maggiori per le restrizioni e gli ostacoli al libero movimento delle persone. La montagna invernale, dove gli esercizi sono stagionali e gli eventuali ristori non basteranno neanche per pagare la tassa rifiuti, sta piangendo in silenzio. Stessa cosa per hotel e ristoranti delle città d’arte e d’affari, per i quartieri fieristici e i palacongressi: qualche protesta pacifica, educata, moderata… come vuole l’Hospitality Industry. Minori sofferenze per tutto il sistema balneare dove alberghi, ristoranti, spiagge, camping, alloggi stagionali di ogni genere, livello e qualità, grazie alle altissime temperature hanno saputo sfruttare il massimo carico di luglio e agosto per raggiungere parametri di ricavo e di profitto in diversi casi persino superiori a quelli registrati nel 2019. Ora gli operatori stagionali si stanno riorganizzando per un’estate normale, senza tamponi e lockdown.
Gli italiani, perché da loro dipende la stagione balneare, decideranno verso la fine di marzo il dove e il quando andare in vacanza. Poi, come sempre accade, cambieranno idea e modificheranno le date di partenza e di ritorno a casa. Prevedibile, come sempre avvenuto storicamente, che 32,5 milioni di italiani partiranno per una vacanza anche nel 2022, dei quali 7 su 10 in auto. Destinazione mare, montagna, laghi nazionali. Ma quest’anno incombe un dubbio: chi ospiterà due milioni di turisti italiani non vaccinati? E cosa fare con i turisti dell’Est vaccinati con Sputnik? Più delle leggi, dei decreti e delle ordinanze a decidere le performance stagionali del turismo saranno le temperature delle città a risultare decisive, a regolare il movimento e a convincere i ritardatari a vaccinarsi, se progettano una vacanza senza intoppi al mare o in montagna.
Una buona notizia: è iniziata la stagione delle richieste di camere per l’estate da parte dei grandi colossi turistici europei. Si chiedono allotment sostanziosi e se ne firmano di corazzati, con penali resistenti per i mesi di luglio e agosto. Quante garanzie richiederanno le autorità sanitarie internazionali per la prossima estate? I tour operator europei intervistati prevedono che tra maggio e ottobre la domanda superi l’offerta, perché “prevedibilmente e temporaneamente” le precauzioni sanitarie anti-pandemiche saranno ridotte o sospese. Mancano tre mesi alle partenze e al decollo degli aeromobili turistici. Siate ottimisti. |